Con il termine “Bitcoin” si intende la più celebre valuta elettronica (criptovaluta) attualmente in circolazione. Rappresenta una case study molto particolare, in quanto è la prima moneta di questo tipo a ricoprire una certa importanza e offrire opportunità di investimento degne di nota. La sua caratteristica principale è la decentralizzazione. Non esiste un ente che in qualche modo ne regola il valore, dunque un equivalente della banca centrale. Il Bitcoin è in totale balìa della legge della domanda e dell’offerta.
[table id=1 /]Il Bitcoin è salito alla ribalta a causa della sua volatilità, che innesca spesso trend rialzisti particolarmente intensi. E’ sufficiente osservare il grafico a un anno per rendersene conto. Attualmente, un Bitcoin vale circa 15000 euro. Sei mesi fa, tuttavia, ne valeva 1685; un anno fa “solo” 605.

Nel 2013 il suo valore superò i 1000 dollari, ovvero valeva più dell’Oro e sembrava già una rivoluzione. Oggi a 15000 usd (Gennaio 2018) è ancora considerato sotto valutato.

I migliori broker per il trading CFD sono:

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Fare trading di bitcoin: come iniziare

Il Bitcoin è molto utilizzato dai trader che amano la volatilità e anche i broker forex stanno iniziando ad offrire le quotazioni della criptovaluta. Tra i broker innovatori troviamo:

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Bitcoin mining e altre particolarità

Il Bitcoin è nato nel 2009 da un informatico praticamente sconosciuto, di cui è noto solo lo pseudonimo: Satoshi Nakamoto. L’idea di base è geniale: creare una valuta priva di padrone, che quindi fosse in mano – certo da un punto di vista meramente teorico – solo dei suoi utilizzatori. L’idea è sostenibile perché viene declinata in un modello tutto sommato equilibrato, che coinvolge il concetto di “emissione della moneta su basi logaritmiche”. Ciascun Bitcoin, infatti, viene creato a seguito di un processo di calcolo molto complesso, secondo dei ritmi prevedibili. La quantità di moneta, come ha dichiarato lo stesso creatore, tende asintoticamente a 21 milioni.

Come si fa a ottenere dei Bitcoin?

Le strade sono due. E’ possibile acquistarlo, come si fa per le altre valute. E’ possibile, tuttavia, anche “estrarlo”. Dal momento che ogni unità viene generata a partire da un calcolo, quindi è coperta da un codice, si può in linea teorica individuare il codice per mezzo di un computer. E’ necessaria, tuttavia, una potenza di calcolo di gran lunga superiore a quella di qualsiasi pc domestico. Per tale motivo, si formano con regolarità dei gruppi di “mining” che condividono le proprie risorse e letteralmente “estrapolano” le monete.

Blockchain: una soluzione all’instabilità

La natura stessa del Bitcoin pone in essere alcuni rischi. Il nodo principale è la sicurezza delle transazioni, quindi la loro tracciabilità. Il tema è emerso a partire dal 2014, anno in cui sono scoppiati alcuni scandali. In uno dei più rilevanti il CEO di una società di scambio di moneta viruale, Mark Karpeles, è riuscito letteralmente a “fregare” l’equivalente di 350 milioni di dollari in Bitcoin.

Per questo motivo, è stato affinato il meccanismo della Blockchain (“catena di sant’Antonio in inglese), un sistema che offrirebbe svariate garanzie di sicurezza. E’, in estrema sintesi, un registro pubblico delle transizioni che segue un ordine cronologico, il libro contabile della valuta virtuale. Si è dimostrato molto efficace nella prevenzione del double spending, ossia dell’illecito per mezzo del quale un utente spende due volte lo stesso Bitcoin (e che sta alla base degli scandali).

Blockchain funziona in modo abbastanza semplice. E’ disponibile sotto forma di database, viene condiviso in peer-to-perr. Ciascun utente può scaricarlo e, proprio come succede in Torrent, diventare un nodo della rete. E’ un modo intelligente di garantire affidabilità e sicurezza in quanto assegna agli stessi utenti il ruolo di controllore.

L’intera rete di nodi è distribuita nel mondo e collegata e non modificabile. Nessun Hacker avrà la possibilità di modificare i nodi. Sulla base di questo elevato standand di sicurezza sono nati diversi progetti bancari legati alla blockchain.

Banche, istituti di moneta e diversi investitori della finanza e dell’informatica stanno creando strutture basate sulla blockchain ma con finalità differenti come:

  • banche dati sicure per informazioni mediche
  • banche dati sicure per il trasferimento di denaro in tutto il mondo e a bassi costi (oggi trasferire denaro nel mondo è ancora molto costoso perchè esistono diversi circuiti bancari che non dialogano tra loro)
  • banche dati per il trasferimento o la conservazione di dati personali
Risk Warning: il 76.4% dei conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il suo denaro.
Dan Aran

Dan Aran

Dan è un trader indipendente appassionato di finanza e studio di strategie forex intraday AVVISO: I trading alert, segnali forex e ogni altra indicazione presente in queste pagine non devono essere considerati come consigli di investimento personalizzati ma frutto di libera espressione, studio e analisi degli autori. Non ci si assume responsabilità sulle conseguenze dell'utilizzo delle informazioni presenti.

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