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Commento Crollo borse europee e asiatiche – Matteo Nobile

Vi riportiamo un estratto della newsletter dell'esperto di finanza Matteo Nobile che con piacere ospitiamo nuovamente sul nostro sito. Questa volta leggiamo il suo commento in relazione al crollo delle quotazioni di borsa in Europa e in Asia. Buona Lettura! 

Situazione

Era da un po' che non si vedeva un disastro del genere sui mercati finanziari. Disastro soprattutto perchè la maggior parte degli analisti ed economisti non fa che ripetere da tempo che "non c'è alternativa all'equity, dati i tassi di interesse così bassi". Invece l'equity (euro stoxx 50) se n'è tornato per un momento fino ai livelli di inizio 2014 (quattordici) compresi i dividendi reinvestiti. Ha fatto solo poco meglio lo S&P500 con un ribasso fino a metà 2014. 



I volumi questa volta c'entrano poco. Anzi… più o meno il doppio degli scambi di venerdì che comunque era un giorno di opzioni. 142% della media a 100 giorni.



Mohamed El-Erian mette un po' di puntini sulle "i" a tutta la situazione: i movimenti visti non sono "senza precedenti" o "cose mai viste". Piuttosto i mercati hanno dovuto realizzare in fretta e furia che per l'ennesima volta la crescita globale non sarà quella sperata. Una situazione già vista negli anni scorsi, la differenza è che negli ultimi anni abbiamo visto le banche centrali e i governi agire con forza per sostenere i mercati, con l'idea di Bernanke dell'"animal spirit", mentre a questo giro, Draghi tace, Merkel e Hollande ripetono che l'economia sta bene, Yellen continua a parlare del possibile primo rialzo dei tassi nel 2015, la Cina non si sente. 

Probabilmente è giusto così. Le banche centrali hanno il compito di controllare l'economia, non la finanza, ma è comunque un cambiamento importante e qualcuno suppone che sia un cambiamento obbligato, con le banche centrali che non hanno comunque più munizioni da sparare. 




Questa lettura si "sposa" con i comunicati (e i silenzi) dei vari politici. 



Un secondo problema, legato alle radici della questione (il rallentamento della crescita) è un cambiamento piuttosto importante. Fino a ieri si parlava di "agganciarsi alla ripresa USA" (dopo che l'agganciarsi alla ripresa cinese non aveva dato frutti). Oggi sono gli USA a chiedersi se riusciranno a crescere in un mondo in rallentamento, citando un commento di Greenspan del 1998 dove si diceva che difficilmente gli USA sarebbero potuti rimanere un'oasi di serenità in un mondo che stava rallentando… siamo allo stesso punto ?

Certo è che le politiche di svalutazione monetaria atte ad agganciarsi alla crescita altrui sono un gioco a somma zero a livello globale e se lo stimolo dato da queste politiche tarda a materializzarsi, tutto il gioco si traduce in nulla. 



Ora, si suppone che a parte i casi di "margin trading", molti portafogli siano zeppi di cash, molti altri siano zeppi di obbligazioni che non rendono nulla… con le valutazioni crollate di un buon 20% non è impossibile che i mercati cercheranno di stabilizzarsi e forse anche di rimbalzare un po'. 



Il future su S&P sta risalendo di 2.4%, anche con Shanghai di nuovo a -4.3%, il dollaro sta risalendo un pochino dopo i disastri visti negli ultimi giorni, così il greggio. Occhi aperti e cinture ben allacciate. 



USA

Che il mercato USA sia in mano a degli algoritmi assassini lo si sapeva già, ma vedere società come General Electric perdere il 21.21% in apertura e chiudere a -2.93% fa male lo stesso… possibile che le autorità abbiano così tanto prosciutto sugli occhi ?

DJI -3.57%, SPX -3.94%, NDX -3.82%, VIX 40.74 (+45.34%)



Europa

Per quanto sia il mercato del QE in corso, sembra anche essere quello che si deve appoggiare maggiormente alla crescita futura. Il PE trailing è comunque sceso a 16.5, quello previsto a 13.17… livelli forse un po' meno esagerati

CAC -5.35%, DAX -4.70%, SMI -3.75%, SX5E -5.35%, V2X 40.80 (+35.06%)



Giappone e Asia (dati delle 6:20)

La Cina, additata come fonte del problema, continua a cedere terreno, gli altri mercati si stabilizzano. Notevole il nikkei, nonostante lo JPY sia tornato sotto 120

Nikkei +0.58%

Hang Seng +1.62%, Strait Times +1.62%, Taiwan +3.33%, Shanghai -4.33%, Sensex +1.14%



FX

USDCHF 0.9350

USDJPY 1.1996

EURUSD 1.1542

EURCHF 1.0792

EURGBP 0.7321

GBPUSD 1.5766

GBPCHF 1.4741

 

Spread IT 131

Spread ES 144

Spread PT 210



Oro 1155.11

Greggio 38.81

Commodities 86.41

Baltic 968



Future US +2.30%



Considerazioni

Difficile dire se il tutto si possa risolvere nei prossimi giorni, senza un particolare catalizzatore. Di certo è una notevole "lezione" per chi ha continuato a spostare il rischio dei portafogli alla caccia di rendimenti. 

Sarà però importante iniziare a inserire nei modelli di rischio anche il problema della volatilità della volatilità: di come il rischio possa esplodere in pochi giorni, senza particolari eventi di rilievo.

 

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