GUIDA AL TRADING ONLINE
Trading online è un termine di origine anglosassone che può essere tradotto con l’espressione “negoziazione digitalizzata”. Questa attività consiste nella negoziazione (o scambio) di titoli finanziari, valute, materie prime e altri asset per via telematica. Essenziale ai fini del trading online è il servizio fornito da degli intermediari, chiamati broker, i quali mettono a disposizione dei sofwtare, ovvero piattaforme di trading online che consentono materialmente la negoziazione nei mercati finanziari. L’unico requisito veramente fondamentale per fare trading online, quindi, è la possibilità di usufruire di una connessione a internet.
I Broker per il Trading online
Il ruolo dei broker può essere ricoperto dalle banche, attraverso i servizi di banking online, e in questo caso è necessario detenere un conto corrente presso l’istituto che, appunto, funge da broker. Ad esempio in Italia sono famose le banche specializzate nel trading online come Fineco, IwBank, WeBank, Binck e altre.
Questo ruolo di Broker può essere ricoperto anche da società specializzate, non appartenenti ad alcuna banca. In questo caso si parla di broker online. I broker di entrambe le tipologie devono possedere una licenza erogata da uno qualsiasi degli enti regolatori (Cysec, Consob, FCA) e rispettare le normative europee come la MIFID. Ad esempio:
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altri broker consultabili qui: https://guidatrading.com/broker-piattaforme-forex/ |
Il Forex Trading
Esistono varie tipologie di trading. La discriminante principale è rappresentato dall’asset, ossia dall’oggetto di negoziazione. Molto praticato è il Forex. Questo termine è frutto di una crasi. La forma estesa è “Foreign Exchange Market”. Il nome è intuitivo: l’asset di riferimento sono le valute. Queste – con le dovute differenze – vengono trattate come qualsiasi altra merce. Per esempio, si acquistano euro e si vendono dollari. O viceversa. Lo scopo è sempre lo stesso: generare un surplus. Ciò è possibile perché il valore delle valute cambia, proprio come qualsiasi altra merce. Non potrebbe essere altrimenti, visti che ormai è raro incontrare una moneta che sia vincolata dal regime di cambi fissi.
Il sistema attraverso cui il forex trading si basa sui cosiddetti lotti. Un lotto è definibile come una certa quantità di valuta oggetto di compravendita. La quantità è standardizzata, come se si trattasse di un pacchetto. Ecco le specifiche:
- 1 lotto standard vale 100.000 USD di valuta di base
- 1 lotto mini vale 10.000 USD
- 1 lotto micro vale 1.000 USD
- poi ci sono i cosidetti NANO lotti che valgono 10 USD di valuta di base. Questi particolari conti trading sono molto utili per chi ha piccoli capitali e vuole provare le strategie di trading su un conto reale (e non su un conto demo) al fine di testare anche altre variabili come la psicologia e lo stress della mente umana. I nano lotti sono offerti solo da alcuni broker, per esempio dal broker XM.
Leva finanziaria
Grazie alla leva finanziaria, però, è possibile acquistare un lotto anche se non si dispone della cifra per intero. La leva, infatti, permette di moltiplicare l’efficacia del proprio investimento. E’ quindi una sorta di moltiplicatore. La leva più equilibrata è la 50:1, ma alcuni broker offrono anche dieci volte tanto.
La presenza di leve importanti non è una prerogativa del forex. Lo è, invece, la particolare impostazione degli asset. E’ uno dei pochi tipi di trading, se non l’unico, a offrire un numero veramente ristretto di asset. Le valute sono poche, quelle “tradabili” (che offrono opportunità) sono ancora meno: euro, dollaro, yen e sterlina producono la maggior parte del giro d’affari.
Trading CFD
Il trading di CFD è un'innovativo sistema di trading con strumenti finanziari derivati ma accessibili a tutti. Normalmente il trading di futures su Indici o materie prime come il Petrolio è molto oneroso ed economicamente impegnativo (può essere necessario anche un conto di 50.000 euro). Con i CFD invece si può fare trading sul petrolio, oro o indici azionari tipo il DAX con solo 100 euro. Per esempio, quando si trada in CFD sul Petrolio, non si entra in possesso del future sul Petrolio ma dei CFD, che sono strumenti finanziari il cui valore dipende dal valore dell’asset sottostante (in questo caso dal petrolio). Il loro meccanismo è quindi molto simile a quello dei futures ma sono meno onerosi e rientrano nella famiglia dei derivati.
I forex broker Market Maker e i Broker ECN
Il panorama dei forex broker è molto affollato. Scegliere, quindi, non è facile. E’ necessario, a questo fine, conoscere le tipologie dei broker. Essenzialmente, sono due. Da un lato abbiamo i market maker e dall’altro gli ECN.
I broker Market Maker coprono sempre gli ordini del trader, particolare che torna utile quando il mercato non genera un ordine adatto allo scopo. Si chiamano Market Maker proprio per questo: offrendo gli ordini di copertura, è come se creassero un mercato interno. I pregi di questa tipologia sono rappresentati dall’assenza di costi di commissione e dall’esecuzione garantita degli ordini. I difetti consistono in una certa lentezza e nel fatto che le quotazioni, a volte, possono leggermente differire da quelle reali.
I broker ECN danno diretto accesso al mercato, perché fungono semplicemente da intermediari e non da “creatori del mercato”. I prezzi sono sempre quelli reali, quindi, e questo rappresenta un pregio. Di contro si segnala una interfaccia più complicata e la possibilità che gli ordini non vadano in esecuzione. Si pagano le commissioni.
Broker Sicuri e Affidabili
La questione principale che ruota attorno ai broker riguarda l’affidabilità, onestà e sicurezza. Alcuni criteri però aiutano a scegliere con cognizione di causa. La prima discriminante è rappresentata dalla licenza. Se il broker possiede una licenze erogata da un ente garante e regolatore, allora è affidabile. In Italia abbiamo la Consob, al livello internazionale le firme più famose sono la Cysec e la FSA. Il secondo criterio è rappresentato dalla completezza delle informazioni: se il sito è chiaro, semplice da consultare e ricco di informazioni è sintomo di affidabilità. Infine, i recapiti: un broker deve avere una sede fisica riconoscibile. Altrimenti, aumentano le probabilità che di trovarsi di fronte a un broker truffa come quelli che abbiamo segnalato in questo articolo: https://guidatrading.com/2014/05/truffa-agf-markets-conto-gestito-opzioni-binarie-altri-sviluppi/
Formazione e studio
Formazione e studio rappresentano due elementi tipici della vita dei trader. Checché ne dicano i detrattori, il trading online non ha nulla a che fare con il gioco d’azzardo. Per tradare con profitto è necessario formarsi e studiare.
Si studia a inizio carriera, anzi prima, per acquisire le conoscenze sulle dinamiche e sui meccanismi del trading, sull’uso delle piattaforme e sul mercato in generale. Si studia per tradare, perché spesso e volentieri si utilizzano l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale. Si studia per aggiornarsi e imparare nuove tecniche.
La teoria è “offerta” da molti strumenti. Libri, innanzitutto, ma anche siti specializzati e blog, o semplicemente e-book. Molto broker offrono corsi online e webinar, che hanno spesso un impianto modulare e sono per questo motivo facilmente consultabili. Per la pratica, invece, sono consigliate le demo: speciali account che permettono di tradare nel mercato reale ma con soldi finti.
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