
Una società che paga dividendi elevati è sicuramente preferita ad un’altra società che pur realizzando utili simili distribuisce una minore quantità di dividendi. L’investitore preferirebbe infatti la prima opzione alla seconda.
Tuttavia, in entrambi i casi, il prezzo dell’opzione che ha come sottostante un titolo azionario è soggetto a movimenti, anche parecchio consistenti.
Se una società distribuisce dividendi, il valore dell’azione si riduce della stessa misura, questa riduzione influenza il valore dell’opzione.
L’opzione call si riduce di prezzo, la put aumenta grazie alla posizione ribassista.
Anche il tasso d’interesse influenza il prezzo delle azioni e come indiretta conseguenza quello delle opzioni. Senza entrare nella logica della questione, vi basta sapere che ad un aumento dei tassi d’interesse, segue un aumento del prezzo di una opzione call, mentre viceversa si avrà una situazione totalmente opposta per le put con la diminuzione di prezzo.
Se invece i tassi d’interessi diminuiscono, vale il caso opposto, le call si deprezzano e le put crescono.
