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Le attività sottostanti delle opzioni binarie

By Aprile 26, 2012Ottobre 15th, 2012No Comments

L’attività sottostante di un’opzione binaria è l’attività sulla quale viene stipulato il contratto di opzione. Ad esempio, un’opzione su azioni google ha come attività sottostante appunto l’azione di google.

Si possono stipulare opzioni binarie su diverse attività sottostanti, come:

Materie prime,
Indici di borsa,
Azioni,
Tassi di cambio.

Gli indici di borsa servono a misurare l’andamento dei mercati azionari, ne esistono diversi, a seconda del portafoglio di titoli presi in considerazione.
Tra i più importanti ricordiamo il Nasdaq che è l’indice azionario dei titoli tecnologici che vengono quotati alla borsa di New York, oppure l’indice S&P 500 che raggruppa le 500 azioni statunitensi con maggiore capitalizzazione.

C’è da dire che i broker che consentono il trading in opzioni binarie permettono ai propri utenti di negoziare opzioni sui maggiori indici mondiali, come il Dow Jones, l’Hang Seng, l’IBEX35 spagnolo, il TOPIX500 di Tokyo, ecc ecc.
In linea di massima è possibile acquistare opzioni binarie sui 30 indici più importanti a livello planetario, la maggior parte di essi misura titoli Americani.

Ovviamente, un indice cresce se i titoli che compongono quel paniere aumentano di prezzo, vale invece il contrario nel caso di riduzione di prezzo.

Tra le attività sottostanti non mancano i titoli azionari, anche perché le azioni attraggono la maggior parte degli investitori. In realtà, anche i broker più importanti non permettono di acquistare qualsiasi titolo azionario, solitamente selezionano le società più conosciute a livello mondiale, come Google, Microsoft, Apple, Toyota, MecDonalds, Amazon, Nike, IBM, Coca – Cola ecc ecc.
Si tratta di aziende altamente capitalizzate e con un livello di domanda ed offerta elevatissimo, adatte appunto al trading.

Di norma, un buon broker offre opzioni binarie su circa 40-50 azioni differenti.

Andiamo invece al forex, cioè al mercato delle valute.
Questo è un mercato così grande ed imponente, che ogni giorno vengono scambiati milioni e milioni in diverse valute. Si tratta degli asset finanziari più scambiati a livello mondiale.

Ogni paese ha una propria valuta che serve ad acquistare beni e servizi in quel paese, ma può essere utilizzata anche per acquistare la valuta di un altro paese. Ad esempio, se vi spostate negli USA vi serve la loro moneta nazionale, cioè il dollaro.

Dovete quindi vendere euro (o la vostra moneta nazionale) per acquistare dollari (ad esempio recandovi in banca). Ma quanti dollari vi spettano per ogni euro venduto?

Tutto dipende dal tasso di cambio tra le due valute. Se oggi il tasso di cambio Euro – dollaro è di 1,40 questo vuol dire che per ogni euro vi danno in cambio 1,40$.
Se dopo 1 giorno il tasso di cambio diminuisce e scende a 1,35 vi pagheranno 1,35$. Semplice no?

Ma perché il tasso di cambio tra le due monete non è fisso e cambia nel tempo? (in realtà è sempre in movimento e si muove secondo dopo secondo, ecco perché molti trader lavorano sulle speculazioni).
Ciò dipende da una serie di fattori, ma in modo preponderante dalla domanda ed offerta delle due monete.

Se viene venduto euro (ovviamente in grandi quantità) per acquistare dollaro, il dollaro si apprezza sull’euro, se invece viene venduto dollaro per acquistare euro, succede il contrario e l’euro si apprezza sul dollaro. Si tratta di semplici leggi di mercato.

Concludiamo infine con le materie prime. Anche se potremmo elencarvi centinaia di commodities differenti, in realtà, la maggior parte dei broker permettono di acquistare opzioni binarie solo su pochissime materie prime. Tra queste ricordiamo l’oro, l’argento, il rame, il ferro e il petrolio.
Materie prime come l’oro ed il petrolio subiscono durante il giorno grandi oscillazioni, e quindi si prestano benissimo alla speculazione e agli investimenti in opzioni binarie.

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