La long Strangle è una strategia che consiste nell’acquistare un’opzione call ed una put con medesima scadenza. La strategia in questione potrebbe apparire molto simile ad una long Straddle, ma in realtà le differenze sono notevoli.
E’ pur vero che entrambe le strategie si basano su forti scossoni del mercato (al rialzo o al ribasso), ma mentre nella long Straddle si acquistano opzioni call e opzioni put at-the-money (ATM) con identico strike price, nella Long Strangle si acquistano opzioni call e put out-of-the-money (OTM) con strike diversi.
Lo strike della call deve essere superiore al prezzo di esercizio della put.
Chi utilizza una Long Strangle, pur non avendo aspettative sulla direzione del mercato, si attende comunque decisi movimenti al rialzo o al ribasso.
La Long Strangle funziona infatti solamente se il sottostante si muove in maniera decisa verso una direzione, che sia verso l’alto o verso il basso poco importa, ma prima della scadenza delle opzioni.
Si tratta di una strategia limitatamente rischiosa, infatti, la perdita massima è limitata alla somma dei premi pagati per l’acquisto delle opzioni.
Il guadagno massimo invece è potenzialmente illimitato.
Come per tutte le strategie d’acquisto, il tempo gioca contro, il suo trascorrere aumenta le probabilità d’insuccesso.
La volatilità implicita crescente aumenta le possibilità di profitto.
In questa strategia i punti di breakeven sono 2, quello superiore e quello inferiore.
Breakeven superiore è dato dalla somma di stike price Call + premio totale.
Breakeven inferiore è dato dalla differenza di strike price Put – premio totale
I due breakeven delimitano un range trading, cioè un intervallo di prezzo all’interno del quale, se alla scadenza l’attività sottostante assume un prezzo compreso proprio all’interno di questo intervallo, la strategia chiude in perdita.
Facciamo un esempio:
100 azioni con opzione call e 100 azioni con opzione put
Strike call 60€
Strike put 50€
Premio call 4€
Premio put 3€
Breakeven superiore = Strike call 60€ + Premio call 4€ e Premio put 3€
Breakeven inferiore = Strike put 50€ – Premio call 4€ e Premio put 3€
Se alla scadenza il prezzo dell’attività sottostante assume un valore compreso tra il Breakeven superiore 67€ e il Breakeven inferiore 43€, si realizza una perdita. Più si è vicini ad uno dei due limiti, minore è la perdita.
Se invece il prezzo del sottostante assume un valore compreso tra i due strike price 60€ – 50€, si realizza la perdita massima, cioè la somma dei premi pagati. Infatti, se alla scadenza il prezzo del titolo ricade all’interno di questo intervallo, sia l’opzione call che l’opzione put perdono completamente il loro valore.
Per quanto riguarda il guadagno, è chiaro che per ottenerlo è necessario che il prezzo del titolo si muova in maniera decisa uscendo fuori dal range di prezzo 67€ – 43€.
Più il movimento è forte, e quindi più ci si allontana dal range (verso l’alto o verso il basso), e maggiore è il profitto.
Ad esempio, se il titolo chiude a 80€, il valore della call è di 80€ – 60€ x 100 = 2.000€
Il valore della put invece è pari a zero
Dai 2.000€ dobbiamo sottrarre il premio di 400€ pagato per l’acquisto della call ed il premio di 300€ pagato per l’acquisto della put.
1.300€ è quindi il profitto della strategia
Se il titolo chiude a 20€, il valore della put è di 50€ – 20€ x 100 = 3.000€
Il valore della call è zero.
Dai 3.000€ togliamo la somma dei premi pagati (700€), ed otteniamo 2.300€ di profitto.
E se il titolo chiude al prezzo di uno dei due breakeven?
Il profitto è zero, infatti, se il titolo chiude a 67€, il valore della call è di 67€ – 60€ x 100 = 700€
mentre il valore della put è zero.
Purtroppo, dai 700€ di ricavo dobbiamo togliere la somma di 700€ dei premi pagati per acquistare le opzioni, con la conseguenza di azzerare il profitto. Lo stesso discorso può farsi per il breakeven inferiore.