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Le opzioni Out of the money e in the money

Abbiamo visto che il valore intrinseco di una opzione è determinato dallo strike price e dal valore del sottostante.
Adesso vediamo che a seconda dello strike price e del valore del sottostante, una opzione può essere di tipo

1. In the money (ITM)
2. At the money (ATM)
3. Out of the money (OTM)

Il termine in the money si traduce in italiano con “dentro il denaro” e quindi indica una opzione in profitto.

Se una opzione ha valore intrinseco positivo allora è in the money.

Da quanto detto emerge che più ci si avvicina alla posizione in the money, maggiore è il valore intrinseco dell’opzione, e quindi il suo prezzo. Più invece ci si avvicina alla posizione at the money,  minore è il valore intrinseco, dunque anche quello dell’opzione.

Quindi per una call quando il prezzo d’esercizio è maggiore del sottostante, e per una put quando il prezzo d’esercizio è minore del sottostante.
In questi casi, anche se la differenza è negativa il valore intrinseco è pari a zero, abbiamo visto infatti che il valore intrinseco non può mai assumere valore negativo, o è positivo, oppure è pari a zero.

Il termine out of the money si traduce in italiano con “fuori dal denaro”, quindi che non è in profitto.

Se la differenza tra prezzo d’esercizio e sottostante è molto alta si parla anche di opzioni deep in the money nel caso di valore intrinseco positivo, o deep out at the money nell’ipotesi di valore intrinseco pari a zero.

Le opzioni ATM e OTM a causa del loro valore intrinseco basso o nullo hanno un prezzo espresso dal solo valore temporale.
Le opzioni ITM invece hanno un prezzo determinato sia dal valore intrinseco che da quello tempoarale.

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