Nel precedente articolo abbiamo introdotto le bande di Bollinger, questo indicatore ci fornisce ottimi segnali di entrata a mercato e, quindi, ci consente di poter investire in opzioni binarie. Le nostre bande ci indicano zone di iper-comprato e di iper-venduto, queto accade quando il prezzo buca rispettivamente dal basso verso l’alto la banda superiore e dall’alto verso il basso la banda inferiore.
In questi casi di solito il prezzo tende poi a ritornare nelle bande in quanto è sceso presumibilmente troppo o è salito presumibilmente troppo rispetto alla media.
Le bande di Bollinger ci danno anche una buona informazione sulla volatilità di un titolo, quando queste convergono la volatilità diminuisce, in caso contrario la volatilità aumenta. Purtroppo, nonostante le bande diano ottimi segnali hanno la cattiva abitudine di darli insieme a molti altri falsi segnali che se non filtrati ci faranno perdere un sacco di di soldi. Per evitare questa spiacevole conseguenza basta associare alle bande un altro indicatore che corregge i falsi segnali, l’indicatore in questione si chiama RSI.
Le Bande di Bollinger e l’RSI
L’RSI è un indicatore che serve a darci informazioni riguardanti le fasi di iper-comprato e di iper-venduto. Quest’indicatore ci da ottime informazioni per arginare i falsi segnali delle bande. Le zone di iper-comprato e di iper-venduto sono segnate rispettivamente da 80-20 o da 70-30, quando l’RSI è sopra questi valori allora quasi sicuramente il prezzo tenderà a invertire la rotta.
Visto che anche le bande ci segnalano le zone di iper-comprato e iper-venduto, basta confrontare il segnale dato dalle bande con quello dato dall’RSI per evitare che vi siano falsi segnali.
Una volta eliminati i falsi segnali non ci resta che settare i grafici in funzione della durata delle opzioni binarie su cui vogliamo investire.