Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) avverte: l’Italia non raggiungerà il pareggio di bilancio prima del 2017.
Dal canto suo Bankitalia formula visioni meno pessimistiche e nel bollettino ufficiale prevede addirittura la possibilità di una ripresa già a fine 2012. Tutto dipenderà da come si muoveranno i mercati.
Grazie al calo dello spread tra titoli italiani e tedeschi, adesso molto più accettabili rispetto a pochi mesi addietro, la Banca d’ Italia ritiene che l’Italia possa farcela, il Governatore afferma che con la stabilizzazione dei tassi e con il miglioramento della situazione internazionale, l’economia Italiana potrebbe riprendersi a partire da fine anno e continuare nel 2013.
Dal bollettino emerge però una situazione non proprio incoraggiante: Le famiglie diventano più povere, crescono infatti i prezzi e le tasse ma non i redditi, gli italiani perdono potere d’acquisto, calano i consumi, aumentano i disoccupati, migliorano invece i conti pubblici, e non doveva essere altrimenti con tutti quesi provvedimenti fiscali 2011-2012.
Diversamente la pensa il FMI che invece vede troppo ottimistiche le previsioni di cui sopra: Nessun pareggio di bilancio fino al 2017. Inoltre prevede un calo del PIL di -1,9% per il 2012.
Il rapporto Deficit/Pil passerà negli anni dal 2,4% attuale all’1,3% del 2016.
Alla Banca centrale europea viene consigliato di abbassare i tassi d’interesse per immettere ulteriore liquidità nel sistema così da stimolare il movimento di denaro con investimenti e consumi.
Pur di fronte alle difficoltà Italiane, il FMI afferma che con il Governo Monti l’Italia ha fatto passi da gigante ed ha aiutato l’Europa ad uscire dalla crisi.
Una volta fuori dalla crisi, si parla solo nel 2013, perché le previsioni del 2012 per l’europa non sono rosee (-0,5%), bisognerà trovare delle soluzioni adeguate per far crescere i consumi, ma nello stesso tempo adottare riforme che garantiscano una crescita duratura e di lungo periodo.