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Investire con i BTP del tesoro

By Febbraio 9, 2015No Comments

BOT, BTP E BTP: COSA SONO E COME FUNZIONANO

Bot, Btp e BtpItalia appartengono alla categoria dei titoli di Stato emessi dal Tesoro (ministero delle finanze ed economia italiano). Esistono alcune profonde differenze tra le tipologie per quanto riguarda il funzionamento. Hanno comunque un elemento in comune: sono prodotti finanziari molto liquidi, almeno da quando è stato istituito il Mot (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) piattaforma trading che consente di acquistare e vendere direttamente online.

Bot

Bot è l’acronimo di Buoni Ordinari del Tesoro. Queste le caratteristiche:

  • Sono “zero coupon”, ossia non rilasciano cedole

  • Hanno una scadenza breve, possono essere a 3, 6 o 12 mesi.

  • L’acquirente conosce l’incasso a scadenza fin dal momento dell’emissione.

Calcolare il rimborso del Bot è semplice per quelli a 12 mesi e un po’ più complicato per quelli di scadenza inferiore.

Bot a 12 mesi. Si sottrae il valore nominale di rimborso (la cifra che verrà restituita alla scadenza) al prezzo di emissione (ossia di acquisto), si divide per il prezzo di emissione e infine si moltiplica per 100. Immaginiamo un Bot il cui prezzo di emissione sia 97.000 euro e il valore nominale di rimborso sia 100.000 euro. Il rendimento sarà del 3,09%: (100.000 – 97.000)/97.000 x 100.

Bot a 3 e 6 mesi. La formula è la seguente: [(valore nominale di rimborso / prezzo di emissione)ⁿ – 1] x 100. Dove “n” è il rapporto tra 12 e il numero di mesi alla scadenza (2 per i semestrali e 4 per i trimestrali). Quindi, ipotizzando un Bot di 100.000 euro trimestrale:

[(100.000 / 97.000)⁴ – 1] x 100 = [1,1294 – 1] x 100 = 12,94%.

Btp

Btp è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali. Queste le caratteristiche.

  • Rilasciano cedole con cadenza semestrale.

  • Hanno una scadenza lunga, che può essere 3, 5, 10, 15, 20, 30 anni.

  • Sono molto volatili, e la volatilità è direttamente proporzionale alla scadenza.

Il calcolo per i Btp è identico al calcolo del Bot – ossia alla scadenza del titolo si verrà rimborsato con il valore nominale di rimborso comunicato al momento dell’emissione – ma solo a una condizione: che il detentore del titolo non lo venda prima della sua scadenza. In questo caso, il calcolo è più complesso.

Il capital gain, ossia il guadagno finale frutto della vendita di un Btp, è influenzato da un elemento in particolare: il tasso di mercato. Quando il tasso di mercato sale, il prezzo di mercato del Btp scende. Viceversa, quando il tasso di mercato scende, il prezzo di mercato del Btp scende. E’ dunque preferibile vendere il titolo quando il tasso di mercato è alto, meglio ancora se nel suo apice.

Il capital gain è quindi la differenza tra il rimborso e il prezzo di mercato (il rimborso ovviamente va considerato in base al rendimento cedolare). Il problema principale, come risulta evidente, è che il rendimento cedolare non subisce variazioni per tutta la durata della vita del Btp.

BTP Italia

I Btp Italia funzionano in modo molto simile come i Btp normali. Presentano comunque delle differenze rispetto a questi ultimi. Differenze determinate da un fatto: i Btp Italia sono prodotti finanziari pensati per il mercato retail (ossia piccoli risparmiatori e gente comune), con l’esplicito obiettivo di fondo di coinvolgere la massa nel tema del finanziamento dello Stato. Ad ogni modo, ecco le differenze:

  • Hanno una scadenza di 4 o 6 anni.

  • Sono indicizzati all’inflazione. In caso di deflazione, però, il rendimento è comunque positivo.

  • Il meccanismo di compravendita è diretta. Non vengono venduti secondo il sistema di asta ma direttamente sul Mot.

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