Abbiamo già affrontato il problema della gestione del capitale, il cosiddetto Money Management, strumento utilizzato da tutti i trader per limitare il rischio di perdita del capitale e per gestire correttamente il proprio denaro.
Ciò permette di affrontare l’avventura nel mondo del trading con criterio e razionalità, e soprattutto aumenta le possibilità che dopo la fase iniziale di apprendimento e le probabili quanto inevitabili perdite, il trader sia sempre li con entusiasmo e voglia di profitto, indispensabili per iniziare finalmente a guadagnare.
Gestire correttamente il proprio capitale significa fondamentalmente:
1. Non dilapidare tutto il capitale destinato al trading in poche operazioni
2. Limitare il rischio
3. Non essere avidi
4. Operare con criterio e strategia
Molti trader alle prime armi invece, sottovalutano l’importanza della gestione del capitale e quindi si buttano con triplo salto carpiato come fossero dei tuffatori olimpionici.
Vediamo allora i tipici errori che vengono commessi dai principianti:
Quasi tutti i broker di opzioni binarie permettono di aprire conti con denaro reale con depositi minimi molto bassi, circa 100-250$/€, a seconda della valuta che si sceglie. Questo potrebbe apparire una grande opportunità per coloro che non dispongono di ingenti capitali, ma bisogna prestare molta attenzione perché spesso l’inesperienza trasforma l’opportunità in un’arma distruttiva.
I più esperti consigliano di non investire in un’unica operazione più del 5% del capitale posseduto, come regola generale di un buon Money Management. Tuttavia, con quasi tutti i broker, per aprire una operazione sono necessari un minimo di 25€/$.
Se il trader inizia con un deposito minimo di 100€/$, allora 25€/$ è già il 25% del proprio capitale. Basta perdere 4 operazioni di fila per dilapidare il capitale e rimanere senza danaro sul conto. Con queste cifre la gestione va a farsi benedire.
Tra l’altro, alcuni trader di vecchia scuola, più tradizionali e conservativi, forse perché operano in altri mercati e con altri strumenti, come il forex, consigliano di non investire più del 2% per volta. Facendo due rapidi calcoli sono 50 volte l’operazione minima prevista dal broker, quindi 25€/$ x 50= 1250€/$.
In realtà, anche un 5% sarebbe sufficiente, sono infatti 20 operazioni, prima di ritrovarsi con zero euro sul conto. Purtroppo il rischio rimane elevato, soprattutto perché dopo i primi tentativi in perdita, si dimentica la gestione del capitale e la parte irrazionale ed avida del nostro cervello ci dice di dover recuperare a tutti i costi, raddoppiando o triplicando gli investimenti.
Ad esempio, supponiamo di aver chiuso in perdita i primi 2 investimenti da 25€ ciascuno. Se abbiamo depositato 250€, il 20% del capitale è già stato perso. Ci sarebbero tutte le possibilità di recuperarlo e portarsi in profitto, grazie al rimanente 80% del capitale iniziale. A questo punto, i meno esperti tendono a sottovalutare il money management e dopo aver perso la pazienza investono 50€, 75€ o anche di più. Bastano così 3-4 fallimenti consecutivi per vedersi prosciugare il conto.
Non si investe in questo modo! Il money management va rispettato perché è un’arma potentissima.
Cosa consigliamo di fare?
1. In primo luogo, se volete iniziare seriamente, per definire il vostro deposito minimo, non quello del broker, dovete moltiplicare l’importo della singola operazione per il tipo di money management che intendete adottare (aggressivo, conservativo). Abbiamo detto che il 5% può andare bene, ma se volete essere più cauti, allora riducete questa percentuale, al 4, al 3, al 2.
Un money management del 5% con operazione minima di 25€/$ vuole un deposito minimo di 25 x (100/5)= 500€/$
Un money management del 2% con operazione minima di 25€/$ vuole un deposito minimo di 25 x (100/2)= 1250€/$
Con una gestione del capitale più aggressiva il deposito minimo deve essere allora di 500€/$, con quella più conservativa di 1.250€/$.
Ovviamente noi abbiamo fatto il calcolo con 25€/$ di operazione minima e con sole due percentuali (5 e 2%), ma basta attenersi alla formula sopra e cambiare, a seconda del broker e della propensione al rischio, l’importo minimo dell’operazione e la percentuale del money management.
Ad esempio, supponete di trovare un broker con operazione minima di 15€/$, l’utilizzo di un money management al 5% prevede un deposito minimo di 15x(100/5)= 300€/$.
Oppure, se il trader vuole investire più denaro per singola operazione, ad esempio 50€/$, ma contemporaneamente vuole adottare un money management meno rischioso, il deposito minimo diventa 50 x (100/2)= 2.500€/$.
Non dimenticate che alcune perdite consecutive arrivano sempre. La gestione del capitale permette di affrontare queste fasi senza sprofondare.
Molto interessante, concetti semplici ma tutt'altro che scontati. Grazie!