Molto spesso si considera come priorità quella di analizzare i grafici di prezzo mediante l’utilizzo di indicatori in grado di dirci se ci si trova in iper-comprato o iper-venduto, se la volatilità è in contrazione o in espansione e se il trend in atto è potente o meno.
Tutti gli indicatori risultano essere utili al fine di analizzare in maniera razionale l’andamento del prezzo. Nessuno però è indispensabile, infatti il primo vero indicatore che dovremmo analizzare è il prezzo. Solo il prezzo infatti ci da l’idea di come in realtà si sta muovendo il mercato.
Per analizzare il prezzo dobbiamo prima di tutto impostare un grafico che ci consenta di poter avere tutte le informazioni che ci servono. Tali informazioni sono:
- Prezzo di apertura
- Prezzo di chiusura
- Prezzo massimo
- Prezzo minimo
Questo tipo di informazioni le possiamo trovare in due diversi grafici: grafico a barre e grafico candlestick.
Il grafico candlestick e quello a barre danno essenzialmente le stesse informazioni, ma lo fanno in maniera diversa. Il grafico candlestick è sicuramente da preferire in quanto risulta essere molto più intuitivo da leggere e da interpretare, inoltre, le informazioni che si possono reperire in rete gratuitamente riguardano in maggioranza i grafici a candela, quindi, tanto vale imparare ad analizzare quelli.
Oltre al prezzo, che risulta essere di fondamentale importanza ai fini della valutazione dell’andamento di mercato, vi è un altro fattore che ricopre un ruolo di rilievo: il volume.
Il volume è un indicatore completamente differente dal prezzo, questo stabilisce quanto, in una sessione specifica, si sta investendo in termini di volumi di scambio. Se in una data sessione il volume risulta essere alto, allora significa che in quella sessione specifica molti investitori stanno comprando o vendendo il titolo, viceversa, quando i volumi sono bassi, significa che l’interesse per tale titolo è basso.
Ma a cosa ci serve il volume?
Il volume serve a farci capire quanto forte sia un dato movimento di prezzo. L’analisi del volume ad esempio si utilizza quando siamo in presenza di una rottura o di un supporto o di una resistenza, quindi, in presenza di una possibile inversione. Se alla rottura del supporto o della resistenza si presentano volumi considerevoli, allora, il movimento che si sta generando risulta essere forte e di conseguenza duraturo, in caso contrario, il movimento risulta debole e potrebbe essere solo una ” fiammata “, un falso segnale di inversione.