Dopo aver visto che cosa sono le opzioni, e tra di queste le opzioni call, passiamo alle opzioni put.
L’opzione put garantisce al possessore la facoltà di esercitare un diritto di vendita del titolo sottostante.
Vediamo subito un esempio:
Supponiamo di essere degli agricoltori che coltivano del grano.
Per esperienza sappiamo che il prezzo della materia prima dipende da una serie di variabili incontrollabili che possono far oscillare anche di molto il prezzo per quintale.
Per evitare di vendere il nostro raccolto ad un prezzo troppo basso, decidiamo di stipulare un contranto con un altro soggetto che al contrario di noi pensa che il prezzo del grano salirà nel prossimo futuro. Così, in cambio del pagamento di un premio di 5€ (il prezzo dell’opzione), il nostro contraente ci vende un diritto e si obbliga alla scadenza (fra 60 giorni), a comprare 1.000 tonnellate di grano al costo di 35€ per tonnellata.
Quindi, indipendentemente da quello che sarà il prezzo del grano fra 60 giorni, noi abbiamo la facoltà di decidere se vendere il grano al nostro compratore (chi ci ha venduto l’opzione) al prezzo prefissato di 35€ oppure no.
Ovviamente la nostra decisione dipenderà dal prezzo che il grano avrà alla scadenza.
Se il prezzo sarà superiore a 35€ non converrà esercitare l’opzione in quanto risulterà più conveniente venderlo al prezzo di mercato più elevato.
Se invece il prezzo di mercato si rivelerà inferiore a 35€, allora in questa occasione sarà certamente conveniente esercitare l’opzione perché il contraente sarà obbligato ad acquistare da noi una merce che sul mercato ha un prezzo più basso.