In precedenza abbiamo dato la definizione di opzione e ne abbiamo spiegato il funzionamento, poi abbiamo visto le motivazioni che spingono le persone ad acquistare opzioni (soprattutto a scopo speculativo perché è ciò che interessa ad un trader), adesso invece ci occuperemo di capire la differenza tra una opzione call ed una opzione put.
Un prima importante distizione, a seconda del diritto esercitabile, vede le opzioni classificarsi in call e put.
Cosa sono le opzioni put lo spieghiamo in questo post.
Adesso ci occupiamo invece delle opzioni call:
Le opzioni call riconoscono al possessore il diritto di poter acquistare alla scadenza (o durante il periodo prima della scadenza), il titolo sottostante.
Ma perché si acquistano opzioni call?
I fini sostanzialmente sono due:
1. fine speculativo (guadagnare sulla differenza tra acquisto e rivendita dell’opzione, guadagnare dalla convenienza dell’esercizio del diritto)
2. Tutela dal rischio.
Vediamo immediatamente un esempio per capire quanto abbiamo scritto sopra.
La nostra attività ha bisogno di acquistare una certa quantità di materia prima, ma per esperienza sappiamo che nei mesi seguenti il prezzo è spesso soggetto a notevoli incrementi, ad esempio da 2.000€ al quintale a 3.000€ al quintale.
Purtroppo, la materia prima non ci serve subito, ma solo tra 30 giorni, quindi, non volendo rischiare di spendere quei 1000€ in più per quintale, decidiamo di stipulare un contratto con chi pensa che invece il prezzo non salirà (o che comunque scenderà).
Al nostro contraente paghiamo un prezzo, supponiamo 200€ (il premio), per garantirci la possibilità di acquistare 1 quintale fra 30 giorni al prezzo di 2000€ al quintale (il prezzo d’esercizio).
Se la nostra previsione si rivelerà esatta, fra un mese eserciteremo l’opzione, cioè acquisteremo la materia prima a 2000€ invece che ad un prezzo superiore, con un risparmio che potrebbe rivelarsi notevole. Ad esempio, se salisse a 3.500€, il nostro risparmio sarebbe di 3500€ – 2000€ = 1500€ (- 200€ spesi per l’acquisto dell’opzione), quindi 1300€.
In breve, se la materia prima dovesse salire sopra i 2000€, sarà sempre conveniente esercitare l’opzione, viceversa, sotto i 2000€ non risulterà più economicamente conveniente perché sul mercato il prezzo sarà più basso.
Se invece dovesse mantenere lo stesso prezzo, per noi sarà indifferente esercitare l’opzione o meno. Infatti, una volta aver sostenuto il costo del premio, questo non va più preso in considerazione per valutare la convenienza di esercitare l’opzione.
Dall’esempio abbiamo capito che l’opzione ci permette:
La Tutela dal rischio: Acquistare una opzione call può servirci per tutelarci da un rischio, in questo caso dal rischio di acquistare la materia prima ad un prezzo maggiore di 2.000€. Non ha importanza se alla scadenza non è conveniente esercitare l’opzione perché l’obiettivo è stato raggiunto, ovvero eliminare il rischio di acquistare ad un prezzo troppo alto.
Possibilità di guadagno a scadenza: Se a scadenza il prezzo del sottostante è superiore allo strike price, noi otteniamo un guadagno. Infatti, la controparte è obbligata a vendere il titolo (nell’esempio la materia prima) ad un prezzo (lo strike price) che è più basso di quello di mercato.
Guadagnare speculando – Scopo speculativo: Prestate attenzione a questo punto, perché è ciò che interessa ad un trader. Chi intende ottenere un profitto speculando sull’acquisto di una opzione, deve agire prima che questa giunga a scadenza. Lo scopo è quello di acquistare l’opzione ad un dato prezzo e di rivenderla prima della scadenza ad un prezzo superiore, guadagnando così sulla differenza.
Acquistare una call e rivenderla per guadagnare sulla differenza è una (Strategia opzioni long call). In realtà esistono tante altre strategie per guadagnare con le opzioni.