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Psicologia del trading: i 5 blocchi emotivi da superare

By Ottobre 19, 2012No Comments

Psicologia tradingQuanto è importante la psicologia nel trading?, a questa domanda molti trader inesperti non riescono a rispondere. Addirittura c’è chi sostiene che il trading non abbia nulla a che vedere con la psicologia, ma che investire sia solo una questione di tecnica e capacità di analisi. Ma la verità è che il trading ha due aspetti: uno di carattere pratico e l’altro di carattere psicologico.

Un trader che ottiene numerose performance positive è un trader che risulta avere entrambi i fattori molto sviluppati.

Il fattore psicologico conta quanto quello pratico, ossia, è importante sia avere tutte le conoscenze di natura tecnica, sia avere le capacità emotive di gestire un investimento.

I BLOCCHI EMOTIVI DEL TRADING

Sono 5 i blocchi emotivi che ostacolano i trader, tutti questi blocchi devono essere assolutamente superati. Vediamo quali sono e come superarli.

La paura: la paura di perdere i propri soldi non rende il trader lucido e capace di prendere decisioni razionali. Quando si ha paura di perdere i propri soldi si rischia di posizionare stop loss troppo vicini.

Questo atteggiamento risulta essere controproducente in quanto così facendo non diamo alla tendenza il tempo per svilupparsi.
Può anche accadere che a causa della paura il trader monetizzi troppo presto la sua posizione, perdendo in questo modo gran parte dei possibili profitti.

L’ego: moltissimi trader, anche quelli professionisti, non riescono ad abbattere questa barriera. Capita infatti che quando si apre una posizione sul mercato lo si faccia in modo troppo sicuro. Nonostante la sicurezza sia un requisito essenziale, una sicurezza eccessiva crea un meccanismo psicologico di negazione.

Si nega che il nostro operato possa essere sbagliato. Questo atteggiamento porta a mantenere posizioni in perdita anche quando il mercato ci va palesemente contro. L’ego va assolutamente gestito in modo razionale, dobbiamo essere sicuramente certi della nostra posizione, ma dobbiamo anche tenere in considerazione le premesse che ci hanno portato ad investire. Quando queste premesse non sono più valide, allora, non è proficuo mantenere la nostra posizione sul mercato.

L’avidità: per quanto l’avidità sia stata osannata da molte riviste e siti di natura economica, questa nostra predisposizione non fa altro che crearci problemi. L’avidità porta a voler diventare ricchi subito e con pochi sforzi. Questo atteggiamento mentale si riduce in una sfrenata ricerca di guadagno in ogni investimento che si fa sul mercato.
Si investe sempre di più e sempre di più si cerca di cogliere i momenti migliori senza considerare che nel momento in cui li stiamo osservando potrebbero essere già nella loro fase finale.

La sfiducia: ecco un altro blocco psicologico molto importante. La sfiducia si presenta quando si ottengono una serie di risultati negativi sul mercato. A questo punto il trader inizia a dubitare delle proprie capacità, cambia trading system e modifica le proprie convinzioni riguardo al mercato. La sfiducia porta alla ricerca frenetica di sistemi di trading impeccabili, senza considerare che nessun sistema è impeccabile.

A quel punto il trader inizia a investire seguendo svariati sistemi di trading che non fanno altro che creargli confusione e incrementare il numero di posizioni in perdita. Quando si subiscono una serie di perdite non si deve assolutamente entrare in panico, si deve considerare se quella serie di perdite possa realmente compromettere il proprio sistema di trading. Nel caso in cui il nostro trading system risulti inefficace la cosa migliore da fare è testarlo su un conto demo e apportare, qualora necessario, delle modifiche.

L’arroganza: l’arroganza è addirittura peggiore della sfiducia. Questo atteggiamento mentale viene fuori quando un trader colleziona un numero significativo di operazioni riuscite. A questo punto si instaura nella mente del trader la convinzione di aver capito tutto del mercato, di sapere perfettamente come si muove il prezzo, di essere quasi lui a muoverlo.

Purtroppo una serie di posizioni positive non significa che si conosce perfettamente il mercato, anzi, potrebbe essere addirittura un caso fortuito. A questo punto il trader comincia a rischiare percentuali di capitale sempre maggiore, ignorando il money management, finendo per esporsi ad un rischio troppo grande. L’eccessiva esposizione al rischio può, in poco tempo, dilapidare quello che si è riusciti a guadagnare sino a quel momento.

Superare questi ” muri ” significa operare sul mercato con estrema razionalità. Questo porta ad un atteggiamento mentale positivo che rende quasi certo il guadagno nel lungo periodo.

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