Non c’è dubbio: esiste broker e broker! E’ proprio vero: uno non vale l’altro. Ciò significa che occorre sceglierlo bene, senza lasciarsi trascinare dall’impulsività. D’altronde ne va dei risultati, del destino stesso della propria carriera nel trading.
Non che sia facile scegliere il broker. Anche perché l’offerta è abnorme e il panorama incredibilmente eterogeneo. A disposizione dei trader e degli aspiranti trader ci sono tantissimi broker, e ciascuno di essi, almeno a primo acchito, appare come un’alternativa valida.
Nell’articolo che segue cerchiamo di proporre una soluzione a questo classico quanto pericoloso imbarazzo della scelta. Inizialmente parleremo del ruolo che il broker gioca nella carriera dei trader. In secondo luogo descriveremo i vari tipi di broker (esatto, ce n’è più d’uno!). Infine, elencheremo le caratteristiche del buon broker e spiegheremo come “scovarle”.
Perché il broker è importante
Se la piattaforma è il tramite “tecnico” tra il trader e il mercato, il broker è il tramite “operativo”. E’ anch’esso essenziale per l’attività di trading. Mette in contatto l’utente con il mercato e, di fatto, consente il regolare svolgimento delle operazioni. Ciò significa tanto, forse troppo, dal momento che al broker sono deputate funzioni collaterali e necessarie che incidono sulla qualità dell’attività di trading e, in ultima analisi, sul profitto.
Per esempio, è il broker a fare i costi. Alcune volte con commissioni sul singolo ordine, più spesso ponendo in essere uno spread, ovvero la differenza tra il prezzo reale e il prezzo proposto al trader.
Le funzioni sono comunque numerose e sfociano spesso nella consulenza, nell’assistenza e nell’analisi, se non anche nella formazione.
Insomma, il broker gioca un ruolo di primo piano. Per questo motivo occorre fare una distinzione tra broker e broker, in modo da trovare quello non solo capace di offrire dei buoni servizi, ma anche di adattarsi alle proprie specifiche esigenze.
I tipi di broker
C’è broker e broker innanzitutto perché…. Ce ne sono di tanti tipi. In questo articolo, tuttavia, per ragioni di brevità descriveremo solo le due tipologie in assoluto più diffuse.
Broker market maker. E’ la tipologia più diffusa, specie tra i trader retail. In questo caso il trader non effettua ordini in prima persona. A farlo è il broker (da qui il nome market maker). In questo modo, occasionalmente facendo da controparte, il broker assicura sempre la fattibilità degli ordini, eccetto i casi in cui vi è il rischio di conto negativo. I market maker nella stragrande maggioranza dei casi scontano lo spread, piuttosto che una commissione.
Broker ECN. E’ la tipologia più diffusa presso i grossi trader e i trader istituzionali. In questo caso il broker offre solo l’interfaccia, l’ambiente tecnico. Gli ordini sono commissionati direttamente dal trader, dunque il broker non può fare da controparte. Risultato? In assenza di controparte, alcuni ordini possono venire respinti. E’ una tipologia molto ostica da maneggiare. Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, scontano delle commissioni (e non gli spread).
Le caratteristiche del buon broker
Fatte queste precisazioni, e compreso che sì, esiste broker e broker… Come sceglierlo bene? Il miglior metodo consiste nel verificare la presenza di alcuni elementi “positivi”. Ecco quali.
- Possesso dei requisiti legali. Molti non ci fanno caso, ma il requisito minimo affinché un broker sia meritevole di fiducia è il possesso di una regolare licenza, rilasciata dagli enti di controllo come Cysec e FCA.
- Costi bassi… Ma non infimi. E’ bene che un broker imponga costi bassi (compreso il deposito minimo iniziale), ma se sono troppo bassi potrebbero essere indice di mediocrità.
- Buona offerta di strumenti di analisi. Un broker non si deve limitare a garantire l’operatività ma dovrebbe anche offrire molti strumenti di analisi tecnica e grafica.
- Buona piattaforma. Se agisce su piattaforma proprietaria, verificate che questa sia all’altezza. Se agisce su piattaforma terza, verificata che appartenga alla famiglia MetaTrader o ad altre famiglie di simile valore.
- Buona assistenza. Verificate che il broker sia capace di mettersi al fianco del cliente e che possa essere raggiunto in ogni momento (o comunque durante ampie fasce orarie) su una pluralità di canali (telefono, email, chat etc.).
Concretamente, quali sono i broker migliori? Quell su cui poter fare sicuro affidamento? Ce ne sono tanti, ma quelli che vedete rappresentati nei banner di questa pagina sono i migliori.