Solitamente il momento migliore per investire in azioni di società produttrici di armi è dopo un attentato o quando si intraprendono delle azioni belliche, come ad esempio gli attentati di Parigi, le vicende legate all’ISIS o la guerra in Ucraina per via della Russia nel Febbraio 2022.

Accade, dunque, che il prezzo delle azioni di aziende che producono armamenti sale vertiginosamente e ciò rappresenta un’occasione propizia per gli speculatori.

Tutto ciò ci porterebbe a pensare in modo avido e insensibile, ma la verità è che la borsa delle guerre ci guadagna, così come ci guadagna chi costruisce armi e forniture militari.

Non a caso infatti queste società sono spesso quotate in borsa e in corrispondenza di attentati hanno visto il valore delle loro azioni schizzare in alto.

Tra le principali società che a livello mondiale producono armi da guerra troviamo:

  1. Lockheed Martin – USA (aerei, missili, elettronica, spazio)
  2. Boeing – USA (aerei, missili, elettronica, spazio)
  3. BAE Systems – UK (aerei, artiglieria, elettronica, veicoli militari, missili, armi/ munizioni, navi)
  4. Raytheon Company – USA (missili)
  5. Northrop Grumman – USA (aerei, elettronica, missili, navi, spazio)
  6. General Dynamic – USA (artiglieria, elettronica, veicoli militari, armi/munizioni, navi)
  7. Airbus Group (EADS) – Europa (armi, elettronica, missili)
  8. Leonardo – Italia (elicotteri, elettronica, missili, munizioni, aerei, veicoli militari)
  9. United Technologies – USA (armi, elicotteri)
  10. Thales – Francia (armi, elettronica)

Dopo gli eventi tragici del 13 novembre 2015 di Parigi questi produttori di armi hanno guadagnato più di 12 miliardi di euro sul mercato azionario.

Leonardo in borsa italiana

Nel Febbraio 2022, in seguito ai primi attacchi militari della Russia in Ucraina la Italiana Leonardo ha registrato un aumento nelle sue quotazioni del 30%, Lockheed Martin un incremento nei guadagni del 20%, Raytheon con un incremento dell’11% delle sue azioni da 92$ a 102$.

Anche la francese Thales ha avuto un incremento del 39%.

Dopo l’11 settembre 2001 ad oggi la spesa militare mondiale è aumentata del 50%.

L’incremento del valore di borsa di queste società è legata proprio alla percezione del conflitto e quindi della probabilità del verificarsi di una guerra, con la conseguenza di un incremento nella vendita di armi. Infatti i primi bombardamenti della Francia in Siria hanno spinto gli speculatori ad acquistare le azioni di queste società produttrici di armi, puntando dunque al business e ai propri guadagni.

Non solo armi | prezzi alle stelle su materie prime e metalli preziosi

Nel Febbraio 2022 inoltre abbiamo assistito ad un effetto rialzista anche su materie prime come:

  • Petrolio con prezzi oltre i 125 dollari al barile
  • il gas naturale schizzato alle stelle
  • il prezzo dell’energia elettrica al kwh a prezzi insostenibili
  • il prezzo del nickel ad oltre 100.000 dollari
  • Mais corn, Grano wheat e soia soybean ai massimi storici

Anche il Gold ha toccato nuovamente prezzi sopra 2070 dollari l’oncia.

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