Uno dei problemi che riguarda gli Exchange di criptovalute, categoria a cui Binance appartiene senza ombra di dubbio, è la loro difficoltà a qualificarsi come ambienti di trading. Difetti quali la lentezza delle transazioni – specie nella sottotipologia decentralizzata – e la limitatezza del paniere di valute disponibili, rendono gli Exchange semplicemente delle piattaforme nel quale è possibile acquistare criptovalute e costruire portafogli.

Binance, da questo punto di vista, riesce a emergere dalla massa. Grazie ad alcune caratteristiche particolari, quasi esclusive, può essere considerato come una vera e propria piattaforma di trading. In questo articolo, tutto ciò che c’è da sapere su Binance.

Come ci si registra su Binance

Uno dei tanti pregi di Binance risiede nella facilità con il quale è possibile registrarsi. “Facilità” che, in questo caso, si sposa con un concetto caro agli appassionati del mondo crypto. Binance, infatti, almeno nella sua forma base, non pretende l’invio di documenti. Vengono dunque garantiti privacy e anonimato. Due elementi che, giocoforza, mancano quando si utilizzano altri strumenti per fare trading con le criptovalute, come i broker CFD.

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In ogni caso, anche se è veramente il minimo, occorre “dimostrare” alla piattaforma di non essere dei robot, quindi occorre procedere con una parziale autenticazione. Dopo aver cliccato su “Register”, aver compilato il form e aver acceduto tramite email, è necessario autenticarsi o con Google Authenticator o via SMS. Il sistema è il medesimo di quelli tradizionalmente utilizzati da molti servizi online: si riceve un codice via messaggio e lo si inserisce nel form.

Come si acquistano le criptovalute su Binance

Per acquistare criptovalute su Binance è necessario cliccare su Fund e poi su Deposit. A questo punto si accede a una schermata che contiene varie tipologie di portafoglio. Se intendiamo pagare in Ethereum, per esempio, dovremo selezionare il portafoglio Ethereum; se intendiamo pagare in Bitcoin dovremo selezionare il portafoglio Bitcoin e via discorrendo.
[table id=1 /] A questo punto, è obbligatoria una precisazione. Come molti Exchange, su Binance non è possibile pagare in valuta fiat (ossia in euro, dollari, sterline e altre valute tradizionali) bensì in altre criptovalute. Insomma, è possibile solo scambiare valute virtuali. Questo è limite molto facile da superare: è sufficiente approvvigionarsi di criptovalute su Exchange che, di contro, permettono scambi fiat-crypto, come CoinBase.

L’offerta è incredibilmente ampia, e qualifica Binance come uno degli Exchange più completi in assoluto. Fare una lista è impossibile, anche perché le criptovalute disponibili sono decine. Insomma, si trova di tutto, dalle valute virtuali più famose alle altcoin più di nicchia. La commerciabilità è piuttosto alta, anche perché le coppie non sono solo base di Bitcoin ma anche di Ethereum e Binance Coin, la valuta collegata alla piattaforma di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Come si fa trading su Binance

Il trading su Binance è abbastanza semplice. Soprattutto, è molto più completo. Binance , infatti, mette a disposizione strumenti tipici delle piattaforme del trading online, o almeno degli efficaci surrogati. Prima, però, è necessario dirimere una questione spinosa, ovvero quella delle commissioni. La buona notizia è che con Binance è possibile risparmiare in commissioni. Per farlo… Basta pagare in Binance Coin. La piattaforma è collegata infatti a una criptovaluta. Se tra le criptovalute acquistate sulla piattaforma figura anche qualche Binance Coin è possibile utilizzarlo per far fronte alle commissioni. In questo caso, si andranno a pagare il 50% i commissioni in meno.

binance

La cosa non è automatica. Tuttavia, non dovrete fare altro che andare nella vostra pagina profilo e impostare la voce “Using BNB to pay for fees” su ON.

Ciò che rende Binance uno strumento valido per il trading, oltre alla sua offerta sconfinata, è la presenza di tre strumenti in particolare. Ecco quali sono.

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Limit Order. Questo strumento consente al trader di vendere o acquistare criptovaluta al prezzo che più gli aggrada, coerentemente con quanto il mercato mette a disposizione. Il trader, nello specifico, formula una proposta di acquisto, specificando sia il prezzo che la quantità. A quel punto, l’ordine rimane in sospesa, e rimarrà in questo stato fino a quando un altro trader non accetterà di fungere da controparte a quelle medesime condizioni. Ovviamente, ma questo va da sé, gli ordini non sono garantiti. Ciò può sembrare un limite, e in effetti lo è, ma è fisiologico e ineludibile. Solo i broker market maker, infatti, garantiscono gli ordini (e lo fanno a costo di spread anche molto alti). Inoltre, nel caso in cui il trader si sia pentito del prezzo e della quantità indicate, può sempre disdire l’ordine, almeno fino a quando non sia stato intercettato da una controparte.

Market Order. In questo caso, l’ordine, è quasi garantito, nel senso che l’unico limite alla sua finalizzazione sta nella quantità di criptovaluta che si intende cambiare. Mediante lo strumento Markert Order, infatti, il trader non fa altro che accettare di scambiare le valute al prezzo di mercato. Un’altra differenza con il Limit Order è che l’ordine, una volta che è stato evaso, non può essere in alcun modo cancellato.

Stop Limit Order. Questo è sicuramente il valore più importante. Esso agisce in modo del tutto simile agli Stop del trading online classico. Il trader, infatti, stabilisce un prezzo soglia, entro il quale l’ordine funziona come il già citato Limit Order. Se però il prezzo della criptovaluta supera la soglia (in un senso o nell’altro) ecco che l’ordine viene chiuso. Lo scopo dello Stop Limit è quello classico: scambiare il più possibile ma limitare allo stesso tempo le eventuali perdite.

Dan Aran

Dan Aran

Dan è un trader indipendente appassionato di finanza e studio di strategie forex intraday AVVISO: I trading alert, segnali forex e ogni altra indicazione presente in queste pagine non devono essere considerati come consigli di investimento personalizzati ma frutto di libera espressione, studio e analisi degli autori. Non ci si assume responsabilità sulle conseguenze dell'utilizzo delle informazioni presenti.

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