Le ICO rappresentano delle opportunità di investimento dall’ottimo potenziale. Certo, il mondo delle criptovalute, anche nella sua appendice più famosa (le ICO appunto) è ancora immerso in un contesto di incertezza, vista l’evoluzione che sta subendo. Tuttavia, è possibile vederci chiaro anche quando si punta sulle Initial Coin Offering. Lo strumento principale con cui i trader possono orientarsi è il White Paper, un documento che viene allegato a qualsiasi progetto. Ecco di cosa si tratta e qualche consiglio per analizzarlo al meglio.
Perché il White Paper è importante
Il White Paper può essere paragonato alla carta di identità della ICO. E’ il documento attraverso cui gli sviluppatori presentano agli investitori il proprio progetto, e li stimolano a puntare del denaro. E’ dunque ricco di informazioni sulla criptovaluta di là da venire, che quindi possono essere prese in considerazione dagli investitori per valutare la bontà, e quindi le speranze di ritorno, dell’investitore spesso.
Ci sono però almeno altri tre elementi che fanno del White Paper un elemento davvero importante.
- Assenza di market mover. Le criptovalute a regime non hanno market mover stabili, figuriamoci le criptovalute in essere. Dunque, il contesto è incredibilmente incerto, praticamente imperscrutabile dai trader. In questo buio assoluto, il White Paper rappresenta uno dei pochi appigli a disposizione degli investitori per prevedere, pur con un elevato grado di approssimazione, il futuro del progetto.
- Dinamiche di investimento. Il White Paper non si limita a descrivere la futura criptovalute, a descriverne l’infrastruttura, gli usi, le modalità di gestione dell’offerta etc. Offre, infatti, informazioni specifiche sui modi con cui gli investitori possono guadagnare. Nello specifico, disciplinano i prezzi che precedono l’entrata a regime; stabiliscono la quantità di token che l’investitore riceve in cambio del denaro etc.
- Informazioni implicite. E’ possibile capire molto di una ICO leggendo il White Paper…. Sottotraccia. Ossia valutando alcuni elementi che, in linea di massima, risultano nascosti. Per esempio, dal modo in cui vengono presentate le informazioni sensibili si può capire se il progetto è serio oppure no. Se le informazioni in alcuni punti sono vaghe, è un cattivo segnale. Idem per un approccio che, più che informativo, è promozionale.
Cosa guardare in un White Paper
Premesso che qualche consiglio generale può essere ricavato dal paragrafo precedente (il riferimento è alla lettura sottotraccia e alla verifica delle dinamiche di investimento) ci sono alcuni elementi di un White Paper che vanno analizzati con molta attenzione.
Introduzione. Questa parte, a dire la verità spesso molto breve, parla di concetti generali, quasi sempre riguardanti il funzionamento della blockchain. E’ una parte importante in quanto, a partire da essa, si capisce se il team è veramente in posseso di queste nozioni. Quando un individuo sa spiegare un concetto complicato a un profano, è un segnale che l’ha compreso egli stesso come meglio non potrebbe.
Definizione del problema di partenza. E’ bene che le criptovaluta abbiano una precisa personalità, in modo da spiccare in una concorrenza che oltre che agguerrita è anche numerosa. La personalità dipende dal problema che la criptovaluta intende risolvere, dal bisogno che vuole soddisfare Può essere paragonata all’insight dei prodotti commerciali. Dunque, anche questa sezione è molto importante.
Descrizione del servizio. Cosa farà la criptovaluta per risolvere il problema/soddisfare il bisogno? Come funzionerà il suo utilizzo? Cosa si potrà fare con essa? La sezione risponde a queste domande.
Funzionamento dei token. E’ una parte cruciale, se il vostro scopo è semplicemente utilizzare i token in un funzione dell’investimento speculativo. Questa sezione informa su quanti token verranno rilasciati per unità di denaro investito, quando e a quale prezzo etc.
Road Map. E’ semplicemente il programma di lancio, che si articola sempre su almeno tre fasi (di cui una riservata alla prevendita).
Descrizione del team di sviluppo. E’ una parte importante, una delle più importanti. Da qui, infatti, si comprende se il progetto è solido e può camminare sulle sue gambe. E’ bene che il White Paper offre informazioni specifiche su tutti i componenti, non lesinando dettagli circa le loro esperienze pregresse. Se queste informazioni sono presenti e rivelano effettivamente un buon bagaglio di competenze, potete prendere in considerazione l’ICO.
Abstract. Con questo termine si indica un documento, presente nello stesso White Paper, che lo riassume in pieno. Il concetto di abstract è noto soprattutto ai laureandi, che devono inserirlo quando scrivono tesi. Ebbene, lo scopo è esattamente lo stesso: contestualizzare il testo, offrire una panoramica dei contenuti. L’investitore dovrebbe leggere sempre l’abstract prima di avventurarsi nell’analisi del White Paper per ottenere funzionali note di contesto.