Tra gli asset meno preferiti dalla gente comune che si cimenta nell’investimento speculativo spiccano gli indici. Eppure possono regalare molte soddisfazioni. La buona notizia è che fare trading con gli indici è più semplice di quanto si possa pensare. Probabilmente, è più semplice rispetto al classico trading azionario. L’importante è sapere come fare, quali strumenti scegliere, quali elementi prendere in considerazione per orientarsi. Ecco un guida breve ma esaustiva.
I migliori broker per il trading CFD sono:
- Avatrade con un ampia scelta e con un’ottima piattaforma mobile e web
- Pepperstone ritenuta la piattaforma più semplice da utilizzare anche dai principianti
- XM per fare trading con gli indici con la metatrader
- AvaOptions per fare trading con le opzioni sugli indici di borsa, valute forex, GOLD e Silver
Come si guadagna con gli indici
In primo luogo, bisogna comprendere bene cosa siano gli indici. Conoscerne il significato non è per nulla scontato, dal momento che non si tratta di una tipologia di asset di cui si parla spesso (se non in televisione, nelle comunicazioni riservate agli investitori). Gli indici, in realtà, non sono altro che “statistiche” utilizzate per analizzare le variazioni di valore di azioni. Le statistiche vengono elaborate a partire da un paniere, quest’ultimo formato da azioni di società omogenee. Tale elaborazione produce una quotazione, in genere espressa in punti.
Che vuol dire fare trading con gli indici? Vuol dire essenzialmente investire su strumenti derivati. Un’azione può essere comprata e venduta, un indice, in quanto “elaborazione statistica” evidentemente no. A dire il vero, è tecnicamente possibile, ma il procedimento è lungo e dispendioso (occorre per esempio acquistare tutte le azioni del paniere e procedere con dei bilanciamenti).
In compenso è possibile agganciare alle sue performance un prodotto finanziario. In questo caso, i CFD. Si tratta di prodotti Over The Counter, quindi non ufficialmente regolamentati. Sono sottoposti a spread notevoli ma di contro offrono leve molto più elevati. Se la mancanza di regolamentazione vi fa paura, è bene orientarsi sull’alternativa più vicina: i Futures. Questi funzionano come gli CFD ma sono inseriti in un mercato regolamentato, gli spread sono più bassi, le leve più contenute. Un’altra possibilità è tradare con le opzioni binarie, il cui funzionamento è più semplice ma che presentano punte di imprevedibilità poco coerenti con le dinamiche dell’investimento speculativo sì, ma anche razionale.
Per fare trading con gli indici è necessario non solo conoscerne il significato (ci mancherebbe) ma anche conoscerlo a fondo. Il riferimento è, tra le altre cose, alle tipologie di indici.
- Indici Equally Weigthed. All’interno del paniere, tutti i titoli hanno lo stesso peso. Il fattore di ponderazione è quindi sempre uguale a uno.
- Indici Price Weigthed. All’interno di questi indici, i titoli vengono considerati in maniera diversa. I titoli che hanno un prezzo maggiore godono di un fattore di ponderazione maggiore. I titoli che hanno un prezzo minore godono di un fattore di ponderazione minore.
- Indici Value Weigthed. Il principio di base è simile a quello dei Price Weigthed. Il criterio che determina i fattori di ponderazione, però, non è il prezzo bensì la capitalizzazione della società. Sono considerati gli indici più equi e in grado di rispecchiare la realtà in maniera più fedele.
Consigli per fare successo con gli indici
Il primo consiglio è quello di tenere bene a mente le differenze tra fare trading con gli indici e fare trading con le azioni. Queste ultime, infatti, come accennato in precedenza, sono molto più difficili da sfruttare ai fini dell’investimento speculativo. Il motivo è semplice: un titolo azionario è espressione della capacità di una società di stare nel mercato; un indice è espressione delle performance di un segmento del mercato. Paradossalmente, per utilizzare una metafora, è più semplice analizzare un segmento che i punti del singolo segmento.
Tutto ciò come si traduce dal punto di vista del trading? Si traduce in un’analisi fondamentale molto più lineare. Tradare con le azioni vuol dire studiare i bilanci, i piani strategici, le performance dell’azienda… Tutti documenti molto difficili da leggere, rielaborare e utilizzare. Tradare con gli indici vuol dire studiare i parametri macro-economici e, al massimo, le performance del segmento in questione. Per parametri macro-economici si intendono soprattutto quelli che hanno a che vedere con la produzione industriale, ma anche il PIL, le vendite etc.
Insomma, fare trading con gli indici è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Sia chiaro, siamo sempre in un campo irto di ostacoli, ma questi sono meno numerosi del previsto.